GHEDDAFI linciato
SIMONCELLI muore tragicamente in pista
Si è sempre detto che una comunità, o meglio una società organizzata, va in crisi quando i suoi membri diventano troppo pragmatici e orientati verso il solo bene del “soggetto singolo”.
Si è detto anche che un gruppo sociale va in crisi quando giustifica i suoi comportamenti pragmatici ricorrendo in maniera formale ed ossessiva alla morale, all’etica, ossia sconfina nel “moralismo”.
Appena nell’ultima settima sono accaduti due eventi, sia pur drammatici, eloquenti e perfetti indicatori di un consesso sociale, direi mondiale, in preda, appunto, a falsi “moralismi” e quindi solo alla ricerca di un’autoassoluzione non altrimenti possibile proprio per nemesi storica.
Avevo ragione! Euro a picco! Riforma elettorale a ramengo! Chiesa cattolica… aimeh!
Vorrei mi fosse riconosciuta l’onestà intellettuale ed anche la capacità di discernere gli eventi politici e economici sociali con il giusto acume.
Euro
Qualche anno fa, un carissimo amico, Luca Bussotti, professore di sociologia in giro per il mondo ed apprezzato docente in varie università, fin’anco in Monzambico, mi chiamò alla direzione di “Confronto”, un periodico di sociologia che purtroppo, stando le pessime condizioni dell’economia e della cultura, da qualche tempo non riesce ad uscire: tanta bella roba da pubblicare ma niente dineri che fa uguale… il sapere è stato imbavagliato!
Ebbene, per necessità anche contingenti un numero fu completamente dedicato al Presidente emerito Ciampi.
L’ispiratore di questo numero monografico fu l’ex sindaco di Livorno dott. Gianfranco Lamberti, un amico personale mio e di Bussotti, ma dal carattere completamente diverso dal mio: duri entrambi ma su versanti diversi! Collidemmo perché io disapprovavo la troppa piaggeria verso Ciampi, anzi e per la verità espressi “forti” apprezzamenti politici negativi perché a me Ciampi non è mai piaciuto. Non mi piaceva quando era alla Banca d’Italia, non mi era piaciuto come Presidente del Consiglio, né come Superministro del governo Prodi, insignificante poi, mi era sembrato, come Presidente della Repubblica. Ovviamente opinioni personali, tant’è vero che quel numero lo facemmo ed uscì anche con una mia intervista proprio a Ciampi.
Cosa c’entra il sopra, questa premessa? Mi da spunto per leggere a modo mio la drammatica situazione politico-economica in cui versa tutta l’Europa e soprattutto la nostra Italia. Questi signori, quelli che governarono direttamente o ab externo l’Italia, non solo Ciampi, pensarono all’Unione Europea solo in termini monetaristici. E che altro potevano fare! Erano degli statisti? Erano dei raffinati intellettuali? Continua a leggere »
Una nuova e più “attuale” riflessione schematica sui rapporti tra Chiesa Cattolica e Massoneria credo si alquanto necessaria.
È importante riappropriarsi di un percorso giuridico di tipo “canonico” e comunque rivedere la “questione” sia da un punto di vista filosofico in senso lato che “religioso-sociologico” in senso più specifico.
Lo scopo di questa riflessione non vuole essere identico a quello che mi motivò già una ventina di anni fa, ossia accreditare la tesi secondo la quale le due istituzioni, Chiesa e Massoneria, sono compatibili fra di loro, ma piuttosto di rendere compatibili due “processi cognitivi” nell’ambito delle scienze sociali del tutto necessari in un momento storico come l’attuale ove gli uomini, storicizzati e viventi nella “nuova Babilonia”, pur disponendo di immense ricchezze economiche e scientifiche, non riescono più a comunicare, lavorare per obiettivi comuni e valori condivisi. Capire i problemi e, ciascuno secondo le proprie possibilità e prerogative, intervenire nella storia per indicare/proporre “nuovi percorsi civili” all’uomo è oltremodo necessario e doveroso.
Il vecchio Codice Canonico del 1917 recitava al canone 2335 e ss.: (si traduce a senso dal latino) incorre nella scomunica riservata simpliciter chi si ascrive alle sette massoniche o altre sette simili il cui scopo (si evidenzia “il cui scopo”ndr) è di combattere la Chiesa ed i legittimi poteri civili ecc…” . Continua a leggere »