Ago 31

… RI-PARLIAMO DELLA “TIRITELA” INFINITA DELLA RIFORA DELLE PENSIONI

SI’ PARLIAMO DELLA DICIOTTESIMA RIFORMA PENSIONISTICA IN 14 ANNI!

 Qui nessuno fa chiarezza: né la destra né la sinistra. I sindacati poi riferiscono con il solito compitino imparato trent’anni fa sui banchi delle scuole di formazione sindacale: così fa la CGIL, la CISL, l’UIL, niente più, solito borbottio infinito ed inconsistente. Poi imboniscono la gente e la manipolano. Niente più! Burocratizzati pure loro. Lontani dalla gente pure loro. Arroccati sui loro compensi pure loro: si dice che quasi tutti i leaders sindacali, anche quelli di secondo livello, abbiano pensioni  o  rendite quasi milionarie o incarichi politici di riguardo e buna resa economica. Ieri da una parte della barricata, oggi dall’altra sponda… basta  fare cassetta! Senza pudore!  Raccontano e fanno cose obsolete e roba di maniera… mi sembra, la loro, una pitturicchia nemmeno naif: così è Bonanni, così è la Camusso e così pure Angeletti… in UGL poi manca la Polverini… che, se era rimasta a fare la sindacalista, era meglio per la regione Lazio ed era meglio per il sindacato dove dava il meglio mentre ora, come amministratrice pubblica, rasenta il peggio. Comunque idem come sopra: accomodata su una poltrona della politica e ben pagata.

 La destra  parlamentare è composta di mezze calzette o di gente in malafede.

 La sinistra è fatta pure di mezze calzette, di incapaci e di ignoranti fannulloni.

 Gli uni e gli altri sono nominati e cooptati perché sono stati eletti in liste bloccate, come nel ventennio! Continua a leggere »

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Giu 26

Le aliquote delle tasse vanno aumentate a chi guadagna troppo, visto che non possiamo diminuire loro gli stipendi!

La riforma fiscale è una di quelle “pensate collettive” che è nell’aria da anni. La vogliono a “destra” ed a “sinistra”, la vogliono i sindacati, la vogliono i religiosi… la vorrebbero… per la famiglia, per i pensionati, per… per vattelo a pesca! Insomma dovrebbe essere una riforma che fa contenti tutti.
Ammazza oh!

Sui media è una passerella di guru, tutti con una propria ricetta, ma tutti anagraficamente sopra i cinquanta, anzi i più, abbondantemente sopra i sessanta. Sarà utile a tutti la riforma? O solo per loro signori?

Proprio in questi giorni alcuni giornali hanno pubblicato fasce di aliquote e notizie di una probabile riforma fiscale voluta dal Superministro Tremonti: ci saranno tre o al massimo cinque fasce con aliquote notevolmente ridotte rispetto alle attuali. Per la terza/quinta fascia – redditi oltre i 75.000 euro – al massima si potrebbe arrivare ad un prelievo pari al 38% contro l’attuale 43%, per la seconda fascia, quella del ceto medio per intendersi, con redditi intorno ai 28.000 euro annui, nello spezzone 15.000-28.000 euro l’aliquota dovrebbe aumentare dal 27% al 30%!
I quotidiani della seconda decade di giugno pubblicano queste notizie attendibili: Continua a leggere »

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Giu 26

PRESENTAZIONE all’ABSTRACT  “UN MONUMENTO LUNGO OLTRO 100 KM: Progetto di riorganizzazione per la rete storica della Ferrovia Sangritana ai fini turistici e di TPL” di Giacomo Filippini

L’ABSTRACT edito da The Professional Competence è disponibile gratuitamente in formato elettronico su richiesta. Si prega di contattare la redazione per informazioni.
Il perché The Professional Competence ha sposato la causa Filippini: difesa e conservazione dei rotabili storici. Storicamente la mobilità delle cose e delle persone è da considerarsi come valore aggiunto per lo sviluppo sociale, economico ed anche scientifico: con la mobilità sono circolate merci, uomini, nuove idee.

Proprio per questo già le civiltà più antiche hanno investito in mobilità con denari pubblici considerando la possibilità di muoversi come valore aggiunto per la società stessa: pensiamo alle reti stradali, alle reti marittime, repubblicane prima ed imperiali poi della civiltà romana.
In epoche più recenti, soprattutto con l’avvento degli stati unitari, diciamo in epoca “moderna”,
la mobilità è diventata di approccio pubblico essenziale come valore aggiunto per l’intera comunità; le reti di comunicazione erano strumento irrinunciabile per lo sviluppo programmato ed il controllo sociale: inizialmente con strade e quindi in epoca molto più recente anche con la viabilità ferrata.
Da sempre la legislazione che si occupa di viabilità, mobilità e comunicazione è di ridotta previsione “civilistica” mentre prevalente è la normativa di diritto pubblico. Vi è di più, alla cosiddetta viabilità e strade si è dato rilevanza demaniale.
Quindi non si può negare che la mobilità sia un fattore di interesse pubblico.
Solo in epoche più recenti, soprattutto a metà degli anni ’60 del secolo scorso, cioè in pieno sviluppo economico post bellico, soprattutto in una certa Europa si è cominciato a privilegiare la mobilità del singolo, considerando la possibilità di muoversi solo come opzione del singolo cittadino. Con questa nuova teorizzazione di fatto si è perso o si è voluto tralasciare il valore economico, sociale e strategico della mobilità. Continua a leggere »

written by Marcello Sladojevich \\ tags: , , , , ,

Mag 07
Non capita tutti i giorni di poter parlare di cultura, a Figline, con un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con tre onerose deleghe: famiglia, droga, servizio civile.
All’On. Carlo Giovanardi abbiamo rivolto quattro domande e lui ha risposto con cordialità.
La crisi economica ha tagliato i fondi per   la lotta alla droga. Come farà?
I fondi contro la droga non sono stati tagliati, bensì sono stati trasferiti alle  Regioni in base alle specifiche competenze volute dalla riforma costituzionale  del 2001. Al Dipartimento nazionale sono stati attribuiti compiti di  coordinamento che stiamo sviluppando attraverso sessanta progetti sul  territorio; progetti di prevenzione, di informazione, di lotta agli incidenti  stradali, allerta rapida sulle nuove droghe eccetera. Ogni regione ha  competenze e risorse da gestire autonomamente. Ci sono regioni all’avanguardia,  per esempio la Lombardia,  che investe moltissimo nelle comunità di recupero ed altre regioni con cui il rapporto è più difficile per ragioni ideologiche. Noi siamo per un approccio pragmatico.  Per questo, sia con la  Conferenza di Trieste che con la Consulta nazionale,   abbiamo instaurato un rapporto diretto con gli operatori, con i Sert con  l’intento di aggredire il fenomeno della tossicodipendenza fuori dagli schemi  ideologici. Proprio di oggi è la notizia che “il metodo italiano” è stato  approvato dall’Europa ed dalle Nazioni Unite: prevenzione e recupero integrale  del tossicodipendente.
Che fine ha fatto la Giovanardi-Fini? Continua a leggere »

written by Luca Tognaccini \\ tags: , , ,